Progetto fami lab impact

TREVIGLIO

DIMENSIONE TERRITORIALE DELL’INTERVENTO:

 

Il progetto si sviluppa sul territorio degli Ambiti di Treviglio e Romano di Lombardia (35 Comuni, circa 196.000 abitanti, 13.38% di popolazione straniera).

Il territorio riporta la seguente situazione demografica e presenza di cittadini di origine straniera:

AZIONE 1

1)    mediazione linguistico culturale nei contesti scolastici

2)    attivazione e formazione di utenti (giovani studenti) in ottica generativa: saranno realizzati, nelle scuole individuate in corso di progetto, dei laboratori formativi (eventualmente anche con la formula dell’alternanza scuola lavoro) con gli studenti con background migratorio degli ultimi anni delle scuole superiori, affinché gli stessi, possano diventare risorse territoriali per favorire la comunicazione interculturale fra la scuola e i propri utenti.

3)    gruppi di miglioramento in co-formazione fra operatori servizi educativi e operatori interculturali: verranno strutturati dei gruppi di miglioramento che prevederanno il coinvolgimento di insegnanti, mediatori, esperti di comunicazione sociale, finalizzati a analizzare le attuali modalità e i prodotti comunicativi che la scuola mette in campo per interagire con le famiglie con cittadinanza di paesi terzi o background migratorio, al fine di migliorarne l’efficacia comunicativa.  

AZIONE 2 

1)    mediazione linguistico culturale nei contesti sociali e socio-sanitari

2)    attivazione e formazione di utenti (donne cittadine di paesi terzi) in ottica generativa: saranno realizzati, nei territori individuati in corso di progetto, dei momenti di informazione rivolti alle donne con cittadinanza di paesi terzi residenti sul territorio. Saranno inoltre realizzati laboratori formativi con le donne individuate durante gli incontri, affinché le stesse possano diventare risorse territoriali per favorire la comunicazione interculturale fra i servizi  e le famiglie con cittadinanza di paesi terzi.

 

3)    gruppi di miglioramento in co-formazione fra operatori servizi sociali e sanitari e operatori interculturali: verranno strutturati dei gruppi di miglioramento che prevederanno il coinvolgimento di operatori sociali e sanitari, mediatori, esperti di comunicazione sociale, finalizzati a analizzare le attuali modalità e i prodotti comunicativi che gli enti pubblici  mettono in campo per interagire con le famiglie con cittadinanza di paesi terzi o background migratorio, al fine di migliorarne l’efficacia comunicativa.