Progetto fami lab impact
Laboratori Lab'Impact

Pubblicato 09 giugno 2022

Ambito di Dalmine, con Lab’Impact avviate e rafforzate azioni di community organizing e mentoring

di loredana bello

Azioni di community organizing, mentoring e di mediazione culturale sono al centro della programmazione avviata dall’Ambito di Dalmine nel quadro del Piano regionale Lab’Impact che ha coinvolto 35 reti territoriali e Anci Lombardia. “Le azioni – ha spiegato Laura Resta della Cooperativa Impresa Sociale Ruah e referente del progetto - hanno riguardato il territorio dell’Ambito di Dalmine che comprende 17 Comuni, mentre alcune attività sono state realizzate solo in alcuni Comuni della zona che compone l’area di Zingonia, che per caratteristiche e alcune particolarità rappresentano una specificità del territorio dell’Ambito in termini di presenza della popolazione straniera con circa 32 etnie diverse”.

Il progetto, partito nel 2019, ha riguardato per la prima parte attività di contrasto alla dispersione scolastica con azioni di mediazione familiare e territoriale e percorsi di orientamento all’interno dell’istituzione scolastica per accompagnare ragazzi di origine straniera e le loro famiglie nella comprensione del sistema scolastico in cui erano inseriti.

“Nell’ambito della mediazione culturale è stato potenziato lo sportello Agorà – ha aggiunto Laura Resta - per l’orientamento e il supporto del personale che espleta un’azione di consulenza. Si tratta infatti di uno sportello dedicato specificatamente ai cittadini stranieri avviato per volontà di 4 Comuni dell’Ambito: Zanica, Comun Nuovo, Levate e Partner del progetto la cooperativa sociale Ecosviluppo che sostiene lo sportello per il territorio di Stezzano”.

Lo sportello, che ha ormai una esperienza pluriennale consolidata, è stato potenziato con le risorse FAMI. Il focus è sulle pratiche amministrative specifiche per la regolare presenza in Italia, ma ha sviluppato competenze e conoscenze sulle modalità di gestione del cittadino straniero in generale. Agorà svolge funzioni su tre assi: redazione di una newsletter per aggiornare gli operatori sulla normativa, la giurisprudenza, le prassi amministrative che impattano operativamente sul loro lavoro con i cittadini di origine straniera; attività di consulenza e di informazione centrata sulla ricerca di soluzioni specifiche; attività formativa dedicata sia agli operatori degli sportelli sia ai mediatori culturali. “Successivamente, grazie alla revisione del budget, è stato possibile intensificare l’azione a supporto dei territori post pandemia. È stata inoltre avviata un’attività di mentoring utile nel coinvolgimento e accompagnamento di soggetti vulnerabili in termini di partecipazione attiva e adempimento ai propri obblighi individuali e comunitari, e di mutuo aiuto tra donne; la progettualità avviata ci ha permesso di dare continuità a queste azioni”.

Per il territorio dell’area di Zingonia, che presenta un alto tasso migratorio, è stata avviata un’azione di community organizing con la realizzazione del Condominio sociale, come spiega Eleonora Moretti, responsabile minori e famiglia del Consorzio Sol.Co Città Aperta, partner della rete territoriale nell’ambito del Piano regionale Lab’Impact. “Si tratta di un progetto ambizioso – ha spiegato Eleonora Moretti - avviato in un territorio che versava in uno stato di profondo degrado e abbandono a seguito del fallimento del progetto urbano voluto dall’imprenditore Renzo Zingone di una città a misura dei lavoratori, e realizzato dalla seconda metà degli anni sessanta. A Ciserano, alcune palazzine rimaste vuote e che versavano in situazione di insicurezza sono state abbattute, mentre sul territorio di Verdellino, l’amministrazione, in collaborazione con enti del terzo settore, si è impegnata per attivare azioni di prevenzione finalizzate alla messa in sicurezza di alcune aree. A partire dal 2008, è stata messa in campo un’azione di presidio del territorio con la presenza di operatori che hanno collaborato alla costruzione di opportunità aggregative per i giovani. Il lavoro si è sviluppato a partire dai contesti condominiali per arrivare ai contesti di socializzazione, alle comunità di pratiche e di apprendimento, toccando le diverse componenti sociali presenti: giovani, anziani, famiglie, lavoratori, cittadini italiani e di origine straniera. In particolare grazie al Piano regionale Lab’Impact è stato avviato un servizio di spazio compiti nella portineria di un palazzo, è stata creata la figura del caposcala con l’obiettivo di far comprendere che un condominio funziona con l’impegno di tutti. È stato inoltre possibile per un operatore sociale continuare a lavorare insieme all’Associazione degli ortaioli permettendo di realizzare con l’orto produttivo, dove oltre ai volontari lavorano persone con svantaggio e da riabilitare al mondo del lavoro, un quantitativo di prodotti orticoli che consentono l’economia circolare e anche la partecipazione al mercato ortofrutticolo in piazza Affari – area urbana del comune di Verdellino riqualificata”.

 

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